Siamo spesso abituati a pensare che la storia sia una mera successione di eventi e che l'importante sia ricordarla a memoria. In realtà non c'è nulla di meno attraente che presentare la storia in questo modo ai bambini. La nuova didattica della storia, infatti, ha come obiettivo quello di stimolare la curiosità e la passione: due elementi fondamentali alla comprensione!
Anche pedagogisti famosissimi quali John Dewey, Jerome Bruner e Jean Piaget sostenevano che la scuola non doveva essere un luogo per la trasmissione di informazioni aride, ma "un luogo di vita e lavoro comunitario, una scuola che tramite l'uso dell'indagine e della scoperta stimoli l'allievo ad una diretta creazione del proprio sapere".
E' importante infatti che gli allievi sappiano che tutto ciò che conosciamo (riguardo la storia) lo conosciamo come un frutto dell'interpretazione altrui, di studiosi, archeologi, ecc.... E' fondamentale che l'allievo comprenda che gli storici, formulando delle verità, seguono un processo dubitativo e che lui stesso può avere una propria interpretazione della realtà basandosi sulle fonti (tracce, testimonianze, manufatti, indizi, resti, sintomi e documenti).
Questo serve a creare un atteggiamento critico e attivo nell'allievo ed è una sfida che l'insegnante deve saper lanciare!
Un altro fattore importante per la comprensione della storia è il non proporla come qualcosa di astratto, lontano e a volte anche indefinito, ma come un processo che ha portato a tutto ciò che conosciamo oggi! Partendo da qualcosa che loro conoscono e progettare poi un percorso che li porti a voler approfondire quel determinato tratto.Questo serve a creare un atteggiamento critico e attivo nell'allievo ed è una sfida che l'insegnante deve saper lanciare!
Come facciamo a spiegare ad un bambino che il Medio Evo è quell'età di mezzo tra l'epoca classica e l'epoca moderna? Che vuol dire che inzia nel 476 d.C. e finisce nel 1492? Perchè proprio in questi anni?
Parliamo infatti di epoche così lontane da essere difficilmente concepite addirittura dagli adulti!
Uno dei progetti che mi ha molto colpito è stato quello riguardante le fiabe e le favole: partendo da questi racconti diffusissimi e conosciutissimi dai bambini si può poi percorrere una strada che porterà alla scoperta di tutto ciò che è insito nella stessa fiaba, favola, racconto, mito o leggenda...
Ad esempio, dopo aver visionato il film della Disney "Hercules", possiamo poi formulare un percorso che porterà i bambini alla ricerca storica di ciò che hanno visto nel film. Possiamo infatti partire chiedendo ai bambini: "Secondo voi, quando è vissuto Hercules? Dov' la nazione in cui è ambientata la storia? Secondo voi, all'epoca si vestivano davvero come abbiamo visto nel film? E che cosa mangiavano? Chi era Zeus? Secondo voi, la storia di Hercules è davvero così come l'abbiamo vista oppure c'è qualcosa di diverso?"
Questo è solo uno dei tanti modi che si possono trovare per motivare un bambino alla ricerca storica, alla voglia di essere attivo!
In conclusione, importante per motivare e stimolare l'interesse per la storia nei bambini è abbandonare il modello trasmissivo e motivare alla ricerca storica!
Vorrei concludere questo post lasciando un famoso detto di Confucio che è un pò un riassunto di quanto detto finora: "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco!".
Bibliografia:
"Come volare sulle radici. Esperienze di didattica della storia", B. Borghi, Pàtron, Bologna 2005.
"L'albero del tempo", R. Dondarini, Pàtron, Bologna 2007