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giovedì 20 gennaio 2011

PETER PAN: il bambino che non voleva crescere

Quando il primo bambino sorrise per la prima volta, il suo riso si spezzò in mille frantumi che si sparsero saltellando da tutte le parti… e quella fu l’origine delle fate!
James Barrie, dal libro “Le avventure di Peter Pan”


La vita di James Barrie, l'autore di Peter Pan, è stata una vita intensa, particolare, talmente tanto significativa che è stata fonte di ispirazione per me e per questo post, che, anche se non parla di tematiche scolastiche o propriamente dell'infanzia, è comunque importante perchè Barrie è un artista che sa perfettamente cosa significhi essere un bambino che non diventa adulto che sia Peter o che sia James, a nostra discrezione.
Peter Pan infatti è James Barrie, che, per le dolorose esperienze personali, si rendeva perfettamente conto di cosa potesse significare realmente un bambino che non sia divenuto adulto. Settimo di otto figli, James a sei anni era un bambino normale, nè particolarmente intelligente o buono: l'attenzione di tutta la famiglia era infatti concentrata sul figlio maggiore di 12 anni di James, David. Ma alla vigilia del suo quattordicesimo compleanno, David rimase vittima di un incidente di pattinaggio e la madre si rinchiuse in camera da letto per un anno, rifiutandosi dapprima di mangiare e poi di parlare. Nei mesi che seguirono, James trascorse molte delle sue giornate al capezzale della madre e iniziò a concepire il desiderio di prendere il posto del fratello e le promise di renderla fiera. Barrie in effetti mantenne la promessa, divenne celebre, ma soprattutto divenne com'era David prima della sua morte. Infatti, anche invecchiando, Barrie non crebbe mai realmente: per tutta la vita rimase un ragazzo ai limiti dell'adolescenza che traeva tantissimo piacere da giochi e storie infantili, ma la somiglianza ad un bambino era ben più che psicologica! Barrie aveva davvero l'aspetto di un bambino: snello e giovanile, intorno al metro e cinquanta d'altezza, tanto che nelle foto che lo ritraggono quando aveva circa trent'anni sembra essere un tredicenne che sfoggia un paio di baffi finti e, oltre questo, sembrava incapace di amore fisico. Sul piano intellettuale però era un grandissimo scrittore: a venticinque si trasferisce a Londra e scrive la "saga" di Tommy Sandys, protagonista di due suoi romanzi, anch'egli un bambino che non riusciva a crescere. Tommy "adorava talmente l'infanzia da non poter diventare un uomo neppure dopo molti anni" e dunque, non solo è un eterno bambino, ma è anche uno scrittore di successo, esattamente come Barrie!!! Tommy però è anche un bugiardo, un visionario che ancora prima dei dieci anni prende parte ad un banchetto di beneficenza fingendosi un delinquente minorile pentito e se ne convince egli stesso! E Tommy non cambierà mai nemmeno da adulto!
Quattro anni dopo Barrie torna a raccontare la sua storia, non più con Tommy come protagonista: ma inverte tutto completamente! Da Tommy, ragazzo incapace di diventare un uomo, il protagonista si trasforma in un ragazzo che si rifiuta di diventarlo: PETER PAN!!! 
Peter Pan prende vita dalla più profonda relazione che Barrie ebbe nella sua vita, quella con la famiglia Davies, che cominciò una mattina al parco quando portò insieme a lui il suo San Bernardo, Porthos. George e Jack Davies avevano allora cinque e quattro anni, erano accompagnati da una bambinaia e dal fratellino più piccolo Peter e fecero subito amicizia con lo scrittore. Per loro Barrie era un amico fantastico: inventava giochi e raccontava storie bellissime di magnifici personaggi, uno dei quali era Peter Pan, un bambino scappato via a volo dalla sua casa perchè non voleva diventare grande! Barrie fu presto presentato anche ai genitori dei piccoli Davies, Sylvia (di cui James si innamorò) e Arthur (a cui Barrie non andava affatto a genio), e piano piano divenne assiduo frequentatore della famiglia che comprendeva già tre maschietti ai quali se ne sarebbero presto aggiunti altri due. I ragazzi erano incantati da James che per loro era un fratello maggiore straordinario, che inventava un sacco di giochi tanto che le sue visite si fecero presto quotidiane. Intanto Barrie aveva intrapreso anche la carriera di commediografo.
Peter Pan, semplificando al massimo, è un riassunto di tutte le storie raccontate ai piccoli Davies e dei giochi inventati e fatti con loro. L'isola che non c'è è il posto fatato dove tutti questi giochi e tutte le storie possono riprendere vita ancora una volta!
Peter Pan è un allegoria dei rapporti che Barrie nutrì con la famiglia Davies e non è un caso che i protagonisti della storia abbiano i nomi dei suoi componenti. Il nome di Wendy fu scelto da Barrie in ricordo di una bambina di nome Margaret morta a sei anni che si diceva sua amica, "friendy", ma non riuscendo a pronunciare le consonanti il risultato era "wendy". La signora Darling era molto probabilmente Sylvia Davies che Barrie amava e ammirava anche come mamma ideale, ma anche Mary, la ex moglie dello scrittore che lo aveva lasciato. Il signor Darling era invece un tiranno ipocrita ed era sicuramente un riferimento ad Arthur Davies (N.B. L'attore che interpretava il signor Darling e Capitan Uncino era lo stesso). Ed è interessante notare anche che il nome di Capitan Uncino era lo stesso dell'autore: James!
In Peter Pan numerosi autori hanno rivisto un'incarnazione di Barrie, per sempre giovane, compagno straordinario di giochi infantili, che però è anche ciò che Barrie non avrebbe mai potuto essere: un vero e proprio bambino. Altri rivedono in Peter proprio David, il fratello di James, che non può invecchiare e vive insieme ai Bimbi Sperduti. 
Il coccodrillo che insegue il Capitano, poi, è una delle figure più simpatiche e allo stesso tempo cupe di tutti i tempi: ha ingoiato una sveglia che dal suo corpo emette un incessante ticchettio! Il Tempo insegue inesorabile tutti noi, infatti, tranne Peter Pan. Ed è un simbolo angosciante per chi si aggrappa alla propria infanzia e giovinezza perdute.
La vera battaglia tra Peter e Uncino è poi quella per il possesso di Wendy: entrambi la vogliono come mamma, il primo per sè e per gli altri Bimbi Sperduti, il secondo sempre per sè stesso e per gli altri pirati! In Peter Pan tutti i desideri si realizzano, i Bimbi Sperduti alla fine vengono tutti adottati dalla famiglia Darling.

Se Peter Pan termina con il ritorno dei bambini a Londra, nella realtà la storia ebbe un esito molto strano! Ad Arthur Davies, il padre dei bambini, nel 1906 venne diagnosticato un cancro e morì nel giro di un anno, lasciando moglie e cinque figli praticamente senza soldi per vivere. Ormai ricco, Barrie prese il posto di Arthur divenendo compagno e sostegno per la famiglia. Lieto fine? Solo per qualche anno... I bambini erano ora finalmente suoi, ma non sarebbero rimasti per sempre ragazzi come Peter. Presto crebbero e non ebbero più l'età nè la voglia di giocare ai pirati con James e provavano quasi fastidio al pensiero che quello strano ometto pagasse i loro studi all'università. Nel 1910, poi, Sylvia morì e qualche anno dopo George, il figlio maggiore, rimase ucciso durante la prima guerra mondiale e Peter, l'altro figlio, venne rimandato a casa a causa di uno shock da bombardamento. Alla fine della guerra Barrie era ancora famoso e gli venne l'idea di scrivere una nuova commedia ma cominciò a soffrire di crampi e dolori al braccio e alla mano destra (è strano pensare che la mano destra fosse anche la mano sostituita da un uncino al capitano) e poichè gli era difficile dettare, iniziò a pensare che la sua carriera fosse giunta alla fine. Fortunatamente non si perse d'animo e imparò a scrivere con la mano sinistra e compose Mary Rose che nel 1920 ebbe un grandissimo successo. Morì a Londra nel 1937.

E' una vita straordinaria, un autore ai limiti del credibile! E quando penso a lui, mi piace pensare che adesso, ovunque egli sia, possa essere come Peter Pan nella sua Isola Che Non C'è e che abbia ritrovato, finalmente, i suoi pensieri felici!


Bibliografia:
"Non ditelo ai grandi", Alison Lurie, Arnoldo Mondadori Editore, 1993

9 commenti:

  1. Beh, c'è da dire che dimostrate un grande entusiasmo per quello che un giorno sarà il vostro lavoro e tanta voglia di capire il mondo dei bambini. Il segreto è davvero in "Peter Pan" e se un giorno vi accogeste di essere "cresciute" ricordatevi del bambino che è in voi.

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  2. Ti ringraziamo per questo commento!
    Il bambino che è in noi è sempre vivo e speriamo che l'entusiasmo possa avere lunga vita!

    Questo post non è molto inerente al progetto che stiamo conducendo, ma sono contenta che una mia passione possa averti colpito...

    Grazie anche a voi che commentate e che ci fate credere sempre di più nell'importanza e nella bellezza del nostro lavoro!
    GRAZIE!!!

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  3. dove hai tovato le informazioni che parlano del suo matrimonio o del suo innamoramento per Sylvia? molte versioni dicono che era asessuato e -forse- con tendenze da pederasta.

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  4. Quando ho detto "compagno" non intendevo "marito".
    Le informazioni per questo post le ho trovate sul libro citato nella bibliografia in basso. Il libro si chiama: "Non ditelo ai grandi" di Alison Lurie in cui ci sono molti saggi su grandi autori per l'infanzia, tra cui, appunto, James Barrie. E' un libro davvero bello che ho studiato con piacere per l'esame di "Letteratura per l'infanzia".
    Ho parlato anche dell' incapacità di amare in modo fisico di Barrie (da quello che le fonti riportano), sebbene abbia fatto solo un riferimento.
    Un saluto,
    Stefania

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  5. Berry ha fatto una storia bellissima su peter pan e io mi sono innamorata di quel capolavoro un bacio Sofia

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  6. molto bello il film,davvero tanti complimenti

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  7. Ciao Stefania !!! Cosa studi ? Cmq bellissimo complimenti le tue informazioni mi sn state molto utili... Sto facendo la tesina per l esame di maturità e l ho chiamata l isola che nn c'è ... E in inglese porto
    Proprio questo autore peró vorrei soffermarmi su l aspetto del perchè lui è arrivato a creare l isola che non c'è e perchè non voleva crescere ... Cmq sn curiosa d sapere cosa studi perchè
    Mi piacerebbe scegliere
    Qualcosa all
    Università che mi appassioni.... Amo i bambini la filosofia e la
    Letteratura moderna !

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  8. molto bellooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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